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Cessione del quinto per dipendenti INPDAP
La cessione del quinto per i dipendenti INPDAP presenta alcune opportunità non contemplate in forme di prestito tradizionali. Vediamo, nello specifico, quali sono le agevolazioni previste:
- I dipendenti INPDAP possono richiedere la cessione del quinto senza specificare le motivazioni o le ragione per cui hanno necessità del prestito.
- Per avere la somma di denaro richiesta non si devono attendere lunghi periodi di tempo, ma l’importo è disponibile quasi da subito. Infatti, grazie alle garanzie previste dall’ente gli Istituti di credito hanno la possibilità di rilasciare al richiedente, entro due giorni, all’incirca l’80% della somma. Il denaro può essere accreditato sul conto oppure essere inviato attraverso un bonifico bancario. Ad ogni modo la pratica per questa tipologia di richiedenti viene chiusa in massimo venti giorni, al termine dei quali l’intero importo è disponibile sul conto.
- Per ricevere la cessione del quinto i dipendenti INPDAP non hanno bisogno di possedere determinati requisiti minimi di anzianità di servizio. Anche dipendenti appena assunti, infatti, possono far richiesta senza alcun tipo di problema.
- Infine con la cessione del quinto il prestito può essere rinnovato immediatamente, oppure prolungato, senza dover attendere i quattro anni previsti per quelli classici.
Cessione del quinto INPDAP pensionati
Anche i pensionati INPDAP, o i dipendenti che stanno per terminare il loro servizio, possono fare richiesta per la cessione del quinto. I pensionati richiedenti si vedranno addebitata la rata mensile direttamente sulla pensione mensilmente percepita. Tecnicamente non esiste un limite di età per richiedere la cessione del quinto da parte dei pensionati, tuttavia potrebbe essere molto difficile ottenere il prestito una volta superati i sessantacinque anni. Infatti nella rata del rimborso è compresa anche l’assicurazione.
Tale tariffa assicurativa è necessaria sia per liberare dalla necessità di dover ripagare il debito gli eredi, qualora il contraente dovesse decedere senza aver terminato di rimborsare il prestito, sia per una forma di tutela da parte dell’Istituto di credito che concede il prestito per avere la garanzia di essere ripagato.
Tuttavia a causa degli oneri assicurativi la rata mensile può risultare troppo elevata, e quindi non sono molte le banche disposte a concedere la cessione del quinto a pensionati con un’età troppo elevata. Proprio per tale ragione se state per terminare il vostro servizio, o avete da poco superato la soglia dei sessantacinque e dovete fare qualche piccolo lavoro o avete necessità economica fareste meglio a richiedere al più presto la cessione del quinto.
Come presentare la richiesta?
Anche per quanto riguarda la documentazione da presentare, la cessione del quinto prevede un iter altrettanto agevole e semplice. Gli incartamenti da presentare sono infatti in numero davvero esiguo e molto facili da ottenere. Per prima cosa, infatti, è necessario farsi rilasciare dal proprio ufficio amministrativo un documento che attesti lo Stato del servizio, e un altro che invece attesti la somma percepita mensilmente in qualità di stipendio.
I documenti richiesti per la cessione del quinto
A queste due dichiarazioni bisogna poi allegare le fotocopie della carta di identità in corso di validità e quella del codice fiscale. Infine, allo scopo di calcolare con esattezza l’importo della trattenuta viene chiesto di presentare una copia dell’ultima busta paga ricevuta. Insomma per ricevere la cessione del quinto on c’è bisogno di fare infinite trafile burocratiche, ma basta recarsi nell’ufficio amministrativo del proprio luogo di lavoro.
La tempistica è pressoché immediata così come l’ottenimento della somma richiesta, come abbiamo già avuto modo di vedere. la documentazione necessaria deve essere presentata presso il proprio istituto di credito, insieme alla richiesta economica. Si ricorda che, in alcuni casi, se esiste la possibilità di non portare a termine il rimborso la banca può anche scegliere di non concedere il prestito con cessione del quinto. Tuttavia generalmente, per quanto riguarda i dipendenti INPDAP, si tratta di un’eventualità piuttosto rara, dal momento che l’ente fornisce numerose garanzia.
Massimo importo ottenibile
Ma nello specifico qual è il massimo importo che si può ottenere con un finanziamento di questo tipo?
Fino a che somma le banche sono disposte a concedere?
In realtà non esiste un limite alla cifra che può essere richiesta, ma essa varia e dipende principalmente dallo stipendio percepito. Infatti il periodo massimo entro il quale è possibile rimborsare l’intero importo è di dieci anni.
I dipendenti INPDAP e i dipendenti statali in generale possono poi decidere in che modo debba essere applicata la trattenuta di 1/5 dello stipendio. Infatti è possibile optare per la trattenuta automatica in busta paga pari al 20% della somma percepita, vale a dire esattamente a 1/5 dello stipendio.
Nel caso lo si ritenga necessario si può scegliere anche il cosiddetto prestito delega o doppio quinto INPDAP. Anche con questa tipologia la trattenuta in busta paga risulta automatica solo che essa è pari al 40% dello stipendio percepito, cioè esattamente al doppio del quinto a cui deve la sua denominazione.
Ad ogni modo se la somma richiesta è davvero elevata, o se lo si ritiene necessario, i richiedenti possono richiedere una trattenuta in busta paga pari alla metà del proprio stipendio.
La cessione del quinto conviene!
Concludendo possiamo dire, dopo quanto abbiamo potuto vedere, che per chi ha la possibilità di richiederlo la cessione del quinto rappresenta la migliore forma di finanziamento contemplabile.
Le ragioni sono molteplici:
- è facile da ottenere: come si è visto i documenti da presentare sono davvero pochi e facili da procurare.
- è veloce: nell’arco di venti giorni è possibile ottenere l’intero importo richiesto, che viene accreditato direttamente sul conto corrente del richiedente.
- è comodo e conveniente: le rate vengono addebitate direttamente sulla busta paga.